kinderphilosophie_


INDISPENSABILE
trascrivere tutti gli interventi, prendere nota di scelte e risposte
 
RICORDIAMO CHE ...
  • non ci sono interventi giusti o sbagliati, quanto detto non è assolutamente valutato
  • è indispensabile restare in silenzio e ascoltare il pensiero di tutti
  • per intervenire si alza la mano e si attende il proprio turno
  • è importante seguire quanto si sta dicendo, perché ogni intervento dovrà raccordarsi con quanto è già stato argomentato
... SCEGLIERE...
Tu puoi scegliere.
Vivere o morire.
Ogni respiro è una scelta.
Ogni minuto è una scelta.
Essere o non essere.

(Chuck Palahniuk)
L'AGENDA
scegliere le frasi o le espressioni individualmente...
 
Enrico Galiano... sulla perfezione
"SENTIRSI INCOMPLETI ED ESSERE SOLTANTO UMANI"
"Alle volte uno si crede incompleto ed è soltanto giovane".
ITALO CALVINO
Il visconte dimezzato
Per pensare e riflettere:


ottobre 2021
Una serie di interventi su cui riflettere e discutere con i ragazzi più grandi.
 
ottobre 2021
Una serie di letture sulle emozioni... indispensabile !
 
MIO CARO

estratto da NARCISO E BOCCADORO (HERMANN HESSE)

"Mio caro", bisbigliò, "non posso aspettare fino domani. Debbo prendere congedo da te e come congedo debbo dirti ancora tutto. Ascoltami un momento ancora. Volevo raccontarti della madre, che mi tiene le dita strette intorno al cuore. Da molti anni, creare una figura della madre è stato il mio sogno più caro e più misterioso, era per me la più santa di tutte le immagini, me la portai sempre in cuore, una figura piena d'amore e di piena di mistero.
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Ancora poco tempo fa mi sarebbe stato insopportabile il pensiero di dover morire senza aver realizzato questo mio sogno; tutta la mia vita mi sarebbe apparsa inutile. Ed ora guarda che strano destino: invece d'esser le mie mani a formarla e plasmarla, è lei a formare ed a plasmare me. Ha le sue mani intorno al mio cuore e lo stacca dal mio corpo s mi svuota; mi ha allettato a morire, e con me muore anche il mio sogno, la bella figura, l'immagine della grande Eva-Madre. La vedo ancora e, se avessi forza nelle mani, potrei darle forma. Ma essa non vuole, non vuole che io renda visibile il suo mistero. Preferisce che io muoia. Muoio volentieri: essa mi rende facile il trapasso".Narciso ascoltava costernato quelle parole e dovette chinarsi fin sul volto dell'amico per poter afferrarle ancora. Alcune giunsero indistinte, altre chiare, ma il loro significato gli rimase nascosto.Poi il malato spalancò gli occhi ancora una volta e fissò a lungo il viso dell'amico. Con gli occhi prese congedo da lui. E con un movimento, quasi tentasse di scuotere la testa, sussurrò: "Ma come vuoi morire un giorno, Narciso, se non hai una madre? Senza madre non si può amare. Senza madre non si può morire." Ciò che mormorò ancora in seguito non fu più comprensibile. Le due ultime giornate Narciso rimase seduto al suo letto giorno e notte, e lo guardò spegnersi. Le ultime parole di Boccadoro gli bruciavano nel cuore come fuoco.
IL BRUCO ED ALICE

estratto da Carroll Lewis, Le avventure d'Alice nel paese delle meraviglie

Il Bruco ed Alice si guardarono in faccia per qualche istante senza far motto; finalmente il Bruco staccò la pipa di bocca, e le parlò con voce languida e sonnacchiosa.”Chi siete voi?” disse il Bruco.Questa domanda non invitava troppo a una conversazione.
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Alice rispose con un po’ di timidezza, “Davvero io—io non saprei dirlo ora—so almeno chi ero quando mi levai questa mattina, ma d'allora in poi temo essere stata scambiata più volte.""Che cosa mi andate contando?" disse il Bruco con voce austera. "Spiegatevi meglio!""Temo non potere spiegarmi," disse Alice, "perché non sono più me stessa, com'ella vede.""Io non vedo," rispose il Bruco."Temo che non mi sarà dato di spiegarmi più chiaramente," soggiunse Alice con modo assai gentile, " perché io non so capirla neppur io dopo essere stata mutata di statura tante volte in un giorno, ciò confonde davvero.""Non è vero," disse il Bruco.“Bene, forse non se n'è ancora accorto,” disse Alice, “ma quando ella sarà mutata in crisalide—e ciò le accadrà un giorno,—e poi diverrà farfalla, ciò le sembrerà un pò strano, non è vero?”“Niente affatto,” rispose il Bruco.“Eh! forse i suoi sentimenti saranno diversi da' miei,” replicò Alice; “ma quanto a me mi parrebbe molto strano.”“A voi!” disse il Bruco con disprezzo. “Chi siete voi?”E ciò li ricondusse da capo al principio della conversazione. Alice si sentiva irritata alquanto veggendo che il Bruco le rispondeva secco secco, e s'impettorì come una matrona romana, e dissegli gravemente, “Perché non comincia lei, a dirmi chi è?”